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"La battaglia per l'ambiente è il movimento femminista più grande del mondo" e io ci penso ogni giorno

Yo confío madre que todo es un ciclo.
Que así como inicia la vida, también se acaba
Y estas ofrendas nutren tu corazón y tu alma.


Yo confío madre en el despertar de toda una raza.
Confío en que este ciclo de devastación se acaba.


Yo confío que así como hoy arde tu corazón
el día de mañana esa tierra volverá a su danza
Y que las semillas brotaran de todas las cenizas
Y crecerá tu selva más enraizada.


Yo confío madre que tú vas a recuperar las fuerzas
Y nos dejarás reflexiones de nueva conciencia en el alma.


Yo confío madre en que las corporaciones ya se acaban
Que recordaremos siempre que el capitalismo mata.
Yo confío madre en que esta etapa de ingratitud ya se acaba.
Lucrecia Astronauta
(Post FB di Senya Uctzecmen)


TRADUZIONE PERSONALE: Io confido madre che tutto è un ciclo./Che così come inizia la vita, allo stesso modo finisce anche/ E queste offerte nutrono il tuo cuore e la tua anima./Io confido madre nel risveglio di un'intera razza./ Spero che questo ciclo di devastazione finisca./ Io confido che così come oggi brucia il tuo cuore/ domani quella terra tornerà alla sua danza / E che i semi cresceranno da tutte le ceneri / E crescerà la tua giungla piu' radicata. / Io confido fido madre che tu recupererai le forze / E ci lascerai riflessioni di nuova coscienza nell'anima. / Io confido la madre che le aziende siano già finite / Che ricorderemo sempre che il capitalismo uccide. / Io confido madre che questa fase di ingratitudine sia già finita.


Cosa succede nelle vostre famiglie quando parlate del più e del meno? Vi chiedete che tempo farà domani, vi raccontate cosa hanno fatto i bimbi oggi... e poi? Poi iniziate a dire che insomma i temporali ultimamente fanno sempre danni, che il caldo quest'anno è insopportabile, che, hai visto, l'Amazzonia brucia, è morto un ghiacciaio, l'orso polare si sta estinguendo, nei mari trovano sempre più plastica...? Forse noi siamo una famiglia strana, ma non poteva che essere così quando si parte da un uomo laureato in Scienze Ambientali oltre che cuoco e salutista e da una donna educatrice con la maternità nel cuore, che cerca tutti i metodi naturali possibili per accompagnare in gravidanza e nell'accudimento. Il verde, oltre che intorno alla nostra casa, ormai scorre un po' anche nelle nostre vene.

 

Così, ultimamente più che mai, complice l'assillo mediatico sulle tematiche ambientali (era ora? forse esagerano? potrebbero fare di più o meglio? questo non lo so, magari è un'altra cosa che possiamo chiederci insieme!), il mio cervello frulla continuamente rimbalzando da una questione ecologica all'altra, percependo una gravità immensa intorno a noi.

Questo quindi non sarà un post di spiegazione, delucidazione, chiarimento, ma uno scritto di segnalazione, di domande e pensieri, per esprimere tante cose su cui sto ragionando, perché magari possiate riflettere anche voi con me.

PUNTO 1

Un post di Facebook di una mia amica, che ho visto da molti condiviso (io stessa l'ho fatto), citava:

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Il riassunto delle ultime settimane, per i distratti:

[1] La Groenlandia perde 11 miliardi di tonnellate di ghiaccio al giorno
[2] Entro pochi decenni potremmo dire addio ai ghiacciai delle Alpi
[3] La Siberia sta andando a fuoco mandando tonnellate di gas serra nell'atmosfera (e continua)
[4] Lo scorso luglio è stato il mese più caldo mai registrato. Di sempre.
[5] Tra una ventina di anni l'artico potrebbe restare senza ghiacci
[6] Il nuovo governo brasiliano ha duplicato il disboscamento dell'Amazzonia
[7] Presto un quarto della popolazione mondiale rimarrà senza acqua
[8] Il cambiamento climatico destabilizzerà la geopolitica nel breve termine
[9] Parti del pianeta densamente popolate saranno invivibili a causa del caldo
[10] L'Amazzonia sta bruciano [n.d.r ho inserito io direttamente quest'ultimo punto e link]

Notate che fino a qualche anno fa si parlava di fenomeni attesi per il 2100, mentre adesso stiamo parlando del 2030-2050, cioè di dopodomani.
E parliamo di estinzione - veramente - con un finale davvero poco piacevole.
L'agenda politica della maggior parte dei paesi nemmeno sfiora questi problemi, mentre noi assuefatti non abbiamo idea di dove iniziare per cambiare le cose, a conferma che «così finisce il mondo / non in un baccano ma in un piagnisteo».

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[1] https://www.agi.it/…/groenlandia_scioglime…/news/2019-08-03/

[2] https://www.open.online/…/surriscaldamento-globale-ghiaccia…
[3] https://www.internazionale.it/…/incendi-circolo-polare-arti…
[4] https://www.ilpost.it/…/luglio-mese-piu-caldo-mai-registra…/
[5] https://www.theguardian.com/…/oceans-demise-the-end-of-the-…
[6] https://www.ilpost.it/2019/07/29/amazzonia-bolsonaro/
[7] https://www.ilpost.it/2019/08/07/crisi-idrica/
[8] https://www.repubblica.it/…/ipcc_cambiamento_clima_aumente…/
[9] https://www.nytimes.com/…/clima…/india-heat-wave-summer.html
[10] http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/americalatina/2019/08/21/amazzonia-e-record-di-incendi_52c7503e-57c7-41eb-b203-1f2f4a3c2f2c.html
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PUNTO 2
Avete mai visto il cortometraggio "The story of Stuff"? Può essere semplicistico, non tenere in considerazione diverse variabili applicabili, ma ogni volta che lo rivedo a me fa pensare tantissimo e, recentemente, sono di nuovo incappata in questo video. Se lo volete vedere, c'è anche tradotto in italiano: https://www.youtube.com/watch?v=wo9DzD8s1_E

PUNTO 3


L'altra sera ho visto questa immagine e mi ha mosso qualcosa: non so se sia capitalismo o stupidità, come in tanti hanno detto, ma di sicuro a me esprime grande dolore.


(post Instagram di Giovana Medeiros)

PUNTO 4

 

La lista delle specie in estinzione, diffusa ogni anno dal WWF, è lunga. Mi sorprende sempre vedere come animali tra i più comuni, che sono al centro degli albi illustrati e dei libri che leggiamo ai nostri piccoli, siano presenti ai primi posti nella lista. Tra non troppo tempo elefante, gorilla, leone, lupo, orango, orso bruno, orso polare, squalo, tartaruga, tigre potrebbero diventare i prossimi liocorni della famosa canzoncina...

Per me la sensazione di stupidità, impotenza e dolore che si percepisce a leggere questa lista è esponenzialmentente accresciuta nel vedere gli animali nel loro habitat naturale e nel sentire che forse stai assistendo a uno spettacolo che i tuoi figli non potranno mai vedere.

(foto scattata durante un viaggio nel Borneo, nel 2017: gli orango sono a rischio a causa della deforestazione subito nel proprio habitat, in parte dovuta all'aumento di piantagioni di palme da olio)

PUNTO 5

Qualcuno di voi lo sa, qualcuno forse no ma lo sta capendo: io adoro viaggiare e, per deformazione studentesca, sono un po' antropologa e un po' etnografa. In particolare cerco sempre imparare qualcosa dalle cosiddette "popolazioni tradizionali", cioè dagli indigeni di una determinata località, da quelle persone che spesso lottano strenuamentre per far riconoscere i loro diritti, in virtù della preesistenza e abitazione di determinati territori (che sono poi stati occupati/espropriati/capitalizzati/modernizzati...)
Una delle popolazioni di cui si parla di più sono i Nativi Americani (di solito li studiamo anche a scuola), oppure degli Aborigeni Australiani... bene, avete mai sentito parlare dei Sàmi della Lapponia? Anche loro sono alle prese con il cambio climatico e con i problemi derivanti dallo sfruttamento delle risorse. Anche se ne sentiamo parlare così poco, nei prossimi anni potrebbero diventare famosi: i ghiacci si sciolgono e, al di sotto di essi, ci sono ancora molte ricchezze da poter sfruttare. Se volete saperne di più, potete leggere questo articolo molto dettagliato:

https://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2016/10/17/news/la_resistenza_sami_alla_prova_del_clima-148315304/

(immagine tratta dal web)

Non voglio lasciarvi solo con dubbi e tristezze, ma anche con un pensiero che per me è molto ispiratore.

So che, in parte, la crisi ambientale è diventata un argomento di massa da quando il nome di Greta Thunberg è iniziato a diventare famoso. Anche in questo caso non voglio sbilanciarmi sulla positività, aggressività, giustizia, arroganza, mediaticità, strumentalizzazione, sincerità: so che in qualche modo a portare questo messaggio gravoso è stato un essere umano molto giovane, di sesso femminile, con un disturbo dello spettro autistico che spesso è chiamato "disabilità", un essere umano che mi è parso molto incavolato e stufo di essere bollato come impotente rispetto a quello che sta accadendo. Ecco, questo mix a me piace. Ma quello che adoro è soprattutto questa pagina:

(testo liberamente scritto da Nicoletta Bressan per il blog di Amrita Nutrire la Vita, www.amrita-maternita.it)