– Come fare per...spingere il bambino?
– Spingere...il bambino?
– Ti piace quando ti spingono?
Vuoi farlo cadere questo bambino?
Vuoi metterlo fuori,
gettarlo nudo in strada
come un proprietario scocciato
che caccia via l'inquilino malvisto?
Vuoi cacciare questo bebè
come si bracca un animale terrorizzato,
fuori dal suo nascondiglio, dalla sua tana?
Spingere il bambino?
Mai!

– Ma allora...non bisogna... spingere?
– No, non si deve.
– Non bisogna fare degli sforzi?
– Non si devono fare sforzi.
– Ma allora, questo bambino, come farlo uscire?
– Farlo uscire?
No!Lasciarlo passare,
andarsene, abbandonarti.
Spingere? Forzare?
Non aprirsi.
Non lottare.
Cedere, abbandonarsi, darsi,
offrirsi un'ultima volta alla tempesta.

Come nascerà il bambino?
Come un sorriso.
Come quel sospiro
che proviene dal tuo sconvolgimento,
che sale dal profondo
del tuo annientamento,
della tua estasi.

Frédérick Leboyer


Travaglio e Parto


Avete intenzione di partorire a casa? State raccogliendo informazioni per valutare questa opportunità? Oppure non ci avete mai pensato ma ora volete saperne di  più?


Partorire a casa è una possibilità che spesso non viene valutata, eppure è giusto che le donne sappiano che è una possibilità effettiva, praticabile e sicura.

Per partorire a casa è obbligatorio essere accompagnate da due ostetriche . Nella Regione Lombardia, purtroppo, i costi del parto a casa non sono rimborsati e rimangono a carico di chi lo compie. Eppure le motivazioni per partorire a casa sono molte: serenità, la sicurezza che ispira un luogo familiare, il rispetto dei tempi della donna e del bambino, la possibilità di aver vicino chi si desidera,  la cura continua degli operatori che possono dedicarsi solamente a voi…


Ma è una cosa sicura? Sì, se in gravidanza non ci sono stati particolari problemi e si prevede un parto fisiologico e se dalla casa è possibile raggiungere (eventualmente!) un ospedale entro 30-40 minuti. A rassicurare c’è comunque il Protocollo di Klostermann che prevede che si possa partorire a casa solo in assenza di patologie e malattie croniche, se il parto non è gemellare, se il feto non è podalico, non c'è sproporzione tra il peso della mamma e quello del feto e non è stata superata la quarantaduesima settimana di gestazione. Con il parto a casa vengono limitate le procedure invasive della medicina, che sono utili e salvavita per una bassa percentuale di donne, ma che risultano sovra-applicate da tutte le ricerche attuali della Sanità sul percorso nascita in Italia.


Come educatrice perinatale, sono formata per accompagnare il travaglio e il parto a casa affiancando le ostetriche (non sostituendomi ad esse). Se volete anche solo avere informazioni sul parto a casa, potete contattarmi, cercherò di aiutarvi il più possibile nel reperimento delle informazioni che vi servono. Personalmente, in questo momento della mia vita, ho deciso di accompagnare al parto solo le donne con cui c'è stata una conoscenza nel periodo prenatale, con cui si è costruito un feeling, un'intesa che possa davvero aiutare la partoriente e la famiglia a beneficiare della mia presenza. Se vi ispiro fiducia e se sareste felici di essere accompagnate in questa esperienza anche da me, potete contattarmi. I costi variabili a seconda del percorso concordato.