Questa è la domanda che tutti mi fanno e a cui trovo sempre un nuovo modo per rispondere....
...Potrei dirvi perché il libro Amrita, di Banana Yoshimoto, è così bello che, dopo essere diventato il mio preferito, ho scelto proprio "Amrita" come alias.
...Potrei dirvi perché le tante leggende che ho conosciuto che parlano dell'Amrita mi hanno stregato.
...Potrei dirvi perché bagnarmi nell' Amritha mi ha dato una sensazione di rinascita e integrità
(Io, di spalle, al Pura Tirta Empul di Tampaksiring, Bali, tempio edificato intorno a una delle sorgenti di amritha)
Amrita è un termine sanscrito (अमृत = amṛta) che significa “immortalità” e a cui ci si riferisce intendendo “nettare”: è infatti l’equivalente induista del nettare degli dei, la dolcissima ambrosia. Di tradizione yogica, sikh, buddhista, in Oriente esso indica lo stato più elevato della materia, la fusione del corpo e dello spirito, la medicina sacra, l’olismo per eccellenza, trascendendo la visione monista o dualista.
Così Amrita significa, per me, qualcosa di più profondo dell’immortalità, una rinascita continua dalle proprie ceneri, come la fenice, il cambiamento, il
mutare forma, il divenire infinito, continuo, la circolarità. Un cambiamento che è però accompagnato da una certa consapevolezza, attraverso il contatto con sé e con gli altri nel
percorso della propria esistenza, attraverso la meditazione. Una consapevolezza che non è mai totalmente raggiunta, ma sempre ricercata, o accolta nel suo divenire. Il corpo, la mente e
lo spirito sono compagni in questo viaggio, trascesi nell’essere: l’uno non è senza l’altro.
Amrita è un nutrimento per questa vita in cammino, un dolcissimo nettare che forse non ci rende immortali, ma che fluisce negli esseri: il suo
passaggio, lo scambio che avviene fra le creature è parte di un’energia che rimane in circolo nel Tutto. Nella leggenda fluisce dalla luna, che da sempre accompagna i cicli della
femminilità, della terra, dell’acqua. E quest’energia è medicina, arricchimento, nutrimento per l’essere, per il suo benessere e la sua armonia. Tutto ciò trova massima espressione nel
percorso nascita, con i cambiamenti nella donna e nella famiglia, con il piccolo che cresce e si nutre dell’amore di chi lo circonda, con l’energia e la dolcezza che questo periodo
richiede e dona a tutti coloro che ne lo vivono.